Albet Ayler non lo capisco

[c***@newsland.it]

Continuo ad ascoltare il Live in Greenwich Village ma, eccetto l'ultima
traccia (Our prayer), non lo capisco proprio.
Se si trattasse di un esperimento musicale lo capirei, fatto
l'esperimento ed archiviato...ok. Ma c'e' tutto un genere fatto cosi',
senza armonia e senza "tonalita'". La mia domanda e': chi ascolta musica
credo lo faccia per diletto...ma le orecchie di qualcuno provano piacere
ad ascoltare il free? forse mi manca qualcosa per poterlo comprendere?
Grazie a chi ha voglia di chiarirmi questo aspetto.
Caldarella

[franco]

Post by c***@newsland.it
Grazie a chi ha voglia di chiarirmi questo aspetto.

Te lo faccio con un esempio:

potrei farti sentire una traccia di qualche mio cd e tu diresti
esattamente quanto hai detto sopra.

Poi ti farei vedere le copertine, e scopriresti che sono dischi di
musica classica indiana e araba.
Dischi e musiche che sono amate ed ascoltate di milioni di persone al mondo.

Perché a loro piacciono e a te no?

Perché sono la "loro" musica, quella con cui sono cresciuti, che gli è
cresciuta dentro. Che ascoltano da sempre e che hanno codificato, è la
"loro".

La prima volta che ho ascoltato "Ascention" ho pensato: ma che si sono
calati (domanda lecita, tra l'altro).

Ora non dico che lo metto su in macchina per far passare un'ora; ma che
lo ascolto - con attenzione - non di rado, ed ogni volta ci trovo
qualcosa di nuovo, di "bello", di interessante e via così :)

E' l'abitudine, l'ascolto che ti permette di "far tuo" quel pezzo o quel
disco o quel genere.

Come è successo al "jazz" agli inizi del secolo scorso :)

[c***@newsland.it]

Post by franco

Post by c***@newsland.it
Grazie a chi ha voglia di chiarirmi questo aspetto.

potrei farti sentire una traccia di qualche mio cd e tu diresti
esattamente quanto hai detto sopra.
Poi ti farei vedere le copertine, e scopriresti che sono dischi di
musica classica indiana e araba.
Dischi e musiche che sono amate ed ascoltate di milioni di persone al mondo.
Perché a loro piacciono e a te no?
Perché sono la "loro" musica, quella con cui sono cresciuti, che gli è
cresciuta dentro. Che ascoltano da sempre e che hanno codificato, è la
"loro".
La prima volta che ho ascoltato "Ascention" ho pensato: ma che si sono
calati (domanda lecita, tra l'altro).
Ora non dico che lo metto su in macchina per far passare un'ora; ma che
lo ascolto - con attenzione - non di rado, ed ogni volta ci trovo
qualcosa di nuovo, di "bello", di interessante e via così :)
E' l'abitudine, l'ascolto che ti permette di "far tuo" quel pezzo o quel
disco o quel genere.
Come è successo al "jazz" agli inizi del secolo scorso :)

Grazie per i chiarimenti!
Continuero' ad ascoltarlo con attenzione :)

[Niccolo' Carli]

Post by c***@newsland.it
Continuo ad ascoltare il Live in Greenwich Village ma, eccetto l'ultima
traccia (Our prayer), non lo capisco proprio.
Se si trattasse di un esperimento musicale lo capirei, fatto
l'esperimento ed archiviato...ok. Ma c'e' tutto un genere fatto cosi',
senza armonia e senza "tonalita'". La mia domanda e': chi ascolta musica
credo lo faccia per diletto...ma le orecchie di qualcuno provano piacere
ad ascoltare il free? forse mi manca qualcosa per poterlo comprendere?
Grazie a chi ha voglia di chiarirmi questo aspetto.

Come ti hanno risposto altri, è una questione di abituare l'orecchio. Il mio, nel caso specifico, non è mai riusciti ad apprezzare Ayler, musicista che proprio non mi è mai andato giù da qualsiasi punto di vista. Per iniziare con free, io ti consiglierei piuttosto di partire con Ornette Coleman, i cui primi dischi (The Shape Of Jazz to Come, Change Of The Century, This Is Our Music per es.) hanno una vena melodica marcata e un forte senso del blues che si rpestano bene a guidare l'ascolto.
Niccolo'.

[rawmode]

Post by c***@newsland.it
senza armonia e senza "tonalita'". La mia domanda e': chi ascolta musica
credo lo faccia per diletto...ma le orecchie di qualcuno provano piacere
ad ascoltare il free? forse mi manca qualcosa per poterlo comprendere?

...
mmm... diletto(!!) diletto, potrei pensarci in eterno..
non sono orecchie, non è piacere, non è diletto..
stamane ascoltavo "art ensamble of chicago", non li
conoscevo, incredibile, che cazzo dire... sembrava un
mercato, non si stancava mai quello con la trombetta,
ma forse era un sax..

[rawmode]

"> stamane ascoltavo "art ensamble of chicago", non li

Post by rawmode
conoscevo, incredibile, che cazzo dire... sembrava un
mercato, non si stancava mai quello con la trombetta,
ma forse era un sax..

ho cercato di ribeccare il pezzo che stamattina non ero
molto attento.. era cmq molto basso il volume, insomma,
si scrive "ensemble"!! l'unico modo in cui si può ascoltare
taluna musica, è "dalla loro parte"! anche se non capisci è
"come se tu capissi"!! deve essere. solo se sei come loro
*capisci* il linguaggio, netto e chiaro. costoro rifuggono
qualsiasi cosa che non sia stonata! se per caso si ritrovano
per forza di cose su qualche speudo melodia conosciuta,
si ritraggono e dissimulano. appena ricosci qlcs la spezzano.

[rawmode]

"rawmode"

Post by rawmode
si ritraggono e dissimulano. appena ricosci qlcs la spezzano.

cmq, "la critica" era sull'unico pezzo che abbia
mai sentito, poco prima, e si chiama primo infatti,
(il nome)I, del'78. gran bel disco.
interessante è particolarmente proprio quello che
tentavo di dire, il fatto che si tengano costantemente
"fuori tiro". appoggiandosi per questo proprio su qualche
strofetta stranota come ad esempio la scelta del tema
iniziale, interpretato quasi bene!!
quasi bene perché è la scelta in sé del motivetto, quanto basta,
già lievemente strascicato di per sé, si tratta di una musichetta
cubana, giamaica, mambo, qlcs del genere.
Saluti..